domenica 13 novembre 2016

Capitulo 5

All'inizio di dicembre arrivò Cudon a scuderia ma io fino a gennaio non lo montai. Lo montava un ragazzo che veniva da un'altra scuderia.
Cudon non mi piaceva, solo a vederlo galoppare mi faceva entrare l'ansia, si attaccava al filetto come un demonio e sgroppava da far paura.
Corse a Siviglia e arrivò ultimo e così nelle sue ultime due corse prima che lo incominciassi a montare.
Ricordo ancora quel giorno...
Manuel non si presentò, lo chiamammo e ci disse che stava male. Allora la mia allenatrice mi guardò e mi disse di montarlo. La mia risposta fu no. E lei incominciò a dirmi che se non l'avessi montato non avrei debuttato.
Ovvio! Il mio debutto era importante e non ci avrei rinunciato per nessun'altra cosa!
Presi coraggio e andai a sellare quel cavallo. Quello che mi spaventava di più era che dall'ultima corsa erano cinque giorni che non allenava...passeggiava solo.
Uscì dal box con lui alla mano e lo montai. Tremavo dalla paura.
Andammo in pista e la mia allenatrice mi fece solo trottare. Era bravissimo. E non notavo tanto che si attaccava al filetto...forse perché stavo solo trottando??
Mi iniziava a piacere. Il giorno dopo lo montai di nuovo e stavolta andai a galoppare...
Ricordo ancora quel momento...il momento in cui mi innamorai di lui. Mi sentivo libera galoppando con lui. Era un'emozione che non si può spiegare...Non volevo scendere...volevo galoppare all'infinito con lui.
Da quel giorno ormai Cudon lo montavo io...lo lavoravo io e mi prendevo io cura di lui...stavo diventando gelosa di un quadrupede. Sapete che? Olza era fantastica ma non potevo mettere a confronto come mi sentivo quando galoppavo con Cudon e quando galoppavo con lei.
Lo amavo e lo amo ancora.
Sembrerà una stupidaggine ma quel cavallo mi ha fatto davvero impazzire.
Alla fine di gennaio aveva una corsa e lo portai in pista. Gli costava un po' entrare nelle gabbie e quando alla fine entrò arrivò sesto.
Era un progresso dopo tre ultimi di Siviglia.
Sembrava che gli era tornata la voglia di correre e l'espressione dei suoi occhi e la maniera di lottare in corsa lo dicevano chiaramente.
Era diventato il mio cavallino e tutti i giorni gli facevo lunghe passeggiate al monte e tanta doccia fredda per i suoi delicati tendini...il risultato di tutto questo è che durò un anno senza rompersi.
Un mese dopo tornò a correre e lo montava un fantino italiano...la corsa fu emozionante e rimase terzo.
Per me fu una vittoria perché con tutto quello che facevo per lui era il suo miglior modo di ringraziarmi.
Gli feci la doccia e me lo portai al monte a mangiare erba fresca e a seccare il pelo umido.
Lo guardavo negli occhi e vedevo in lui un cavallo rinato. Non so se anche lui si era innamorato di me però posso dire che eravamo fatti l'uno per l'altro.

Continuavano i miei giorni montandolo e montavo anche a Olza.
Un pomeriggio la mia allenatrice mi chiamò e mi disse che la cavalla si era lesionata e che la stessa settimana sarebbe andata al prato a fare la mamma.
Piansi tanto e di più pianse lei che era la proprietaria e che le aveva fatto collezionare tante vittorie nella sua carriera.

Si avvicinò il 20 di aprile, un'altra corsa per Cudon che correva per la ultima volta con dei colori giallo verdi per poi cambiare ad altri verde smeraldo e con una stella fucsia disegnati da me.
Il fantino che lo montava vinse già una volta con lui e indovinate il risultato??
Vinse!!!
Mi regalò la sua prima vittoria da quando lo montavo e passai l'intero pomeriggio a piangere e accarezzarlo nel box.
Era troppa emozione e quanto vorrei tornare a quel giorno...
Io ero nella curva quando stava correndo e mi passò davanti che stava in mezzo al gruppo...come avevo paura di guardare l'arrivo scappai a scuderia a fare i box per lui e un'altra cavallina che correva nella stessa corsa.
All'improvviso mi chiamò la mia allenatrice dandomi la fantastica notizia.
Aveva vinto e avevo vinto!! Per me fu un traguardo che avevo raggiunto col mio cavallino...
Fino all'inizio dell'estate Cudon si era piazzato secondo e poi di nuovo terzo...Era la mia illusione a quattro zampe...
Era ed è la miglior cosa che mi è capitata nella vita.

























Nessun commento:

Posta un commento